LE STANZE DI FORREST – sociale |
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Sono nata il ventuno a primavera / ma non sapevo che nascere folle, / aprire le zolle / potesse scatenar tempesta. / Così Proserpina lieve / vede piovere sulle erbe, / sui grossi frumenti gentili / e piange sempre la sera. / Forse è la sua preghiera. |
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Alda Merini |
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Una collana legata al sociale per coniugare, mediante la scrittura, i concetti di stanza letteraria, stanza architettonica e stanza mentale. Dunque un percorso che, dalle strofe di una “canzone”, attraverso un luogo delimitato da barriere tangibili, giunga a quel microcosmo di espressioni e visioni personali troppo spesso non comunicanti con l’esterno. |