Sottomultipli del tempo
Autore: COSTANTINO DILILLO
Titolo: Sottomultipli del tempo
ISBN: 978-88-98432-62-2 Pagine 152
Prezzo: 12,00 euro
Possono – personaggi – essere mai persone? E possono mai avere corpo e vita propria? Possono mai essere concreti? Interrogato, l’autore non rispose, solo porse il manoscritto. Tranci di vita nella grande tinozza della “civiltà” osservata dall’interno, questi racconti hanno personaggi impalpabili, ritratti nelle loro solitudini assolute, eppure umani-troppo-umani, a volte immobili, colti nella folgorazione di un fotogramma, oppure pedinati nelle contorte vie delle relazioni, o inseguiti nella “convulsa battaglia” dell’esistenza sul cui senso – se mai uno ve ne sia – si è cessato del tutto di interrogarsi, almeno in queste pagine. Che sono disseminate di citazioni e riferimenti, alcuni espliciti, altri criptati in un gioco che induce al riso, a volte; all’amarezza, spesso; a un bel nulla, in genere: come le vita stessa, ama ripetere Costantino che di tanto in tanto interviene nelle pieghe dei suoi racconti: “Non c’è per gli uomini un male più terribile della sorte cui non è possibile sfuggire, diceva Sofocle. Il destino: quasi una maledizione, una profezia, la constatazione di decesso della ragione”, dice ne Il male più terribile. Il male dell’esistere e quello del non esistere si mescolano e assumono, qui, la veste del mito ma anche della gomma forata, mentre l’assurdo sempre in agguato a volte irrompe in piena luce e colpisce. Oppure grazia.